Si chiama vaccino pneumococcico 20-valente e rappresenta l’ultima innovazione nella prevenzione delle infezioni da Streptococcus pneumoniae. Grazie alla sua capacità di proteggere contro 20 sierotipi del batterio, offre una copertura più ampia rispetto al vaccino 15-valente attualmente incluso nel calendario vaccinale pediatrico. Un progresso che, secondo molti esperti, non può più essere rimandato.

Tra le voci autorevoli a sostegno di questa innovazione si aggiunge quella di Valentina Grimaldi, pediatra di famiglia e consigliera dell’Ordine dei Medici di Roma. “Le infezioni da pneumococco – spiega in un articolo/intervista pubblicato sul sito dell’Omceo di Roma (Dire) – rappresentano una causa importante di morbilità e mortalità, e lo sviluppo di vaccini con una copertura sierotipica più ampia è una risorsa fondamentale per contrastare la diffusione della malattia”.
I dati epidemiologici, raccolti a livello nazionale e regionale, confermano un aumento dei casi di malattia causati proprio dai sierotipi coperti unicamente dal vaccino 20-valente. Nonostante i limiti strutturali della sorveglianza – come la sottodiagnosi e la sottonotifica – emerge chiaramente l’esigenza di aggiornare gli strumenti a disposizione della prevenzione. È per questo che l’Ordine dei Medici di Roma, insieme a organizzazioni di categoria e alla Società Italiana di Pediatria – sezione Lazio, ha lanciato un appello alla Regione: introdurre il 20-valente nel calendario vaccinale, sostituendo il 15-valente e garantendo così la protezione più completa possibile ai nuovi nati.
Ma la questione non si esaurisce qui. Grimaldi richiama anche il legame tra vaccinazione e contrasto all’antibiotico-resistenza. “Così come il vaccino antinfluenzale è un presidio chiave per la salute pubblica, anche la vaccinazione contro le malattie pneumococciche contribuisce a ridurre l’uso inappropriato di antibiotici, oggi una vera emergenza globale”. Promuovere la diffusione del vaccino 20-valente, sottolinea la pediatra, “non dovrebbe essere lasciato alla discrezionalità individuale, ma diventare una scelta sistemica, frutto di responsabilità collettiva”.
Anche il nuovo Calendario Vaccinale per la Vita 2025, elaborato da cinque società scientifiche (SItI, SIP, FIMP, FIMMG, SIMG), conferma questa prospettiva. Nel documento si evidenzia come il vaccino PCV20 possa essere co-somministrato con altri vaccini pediatrici, favorendo così l’adesione e semplificando il percorso vaccinale.
In conclusione, l’introduzione del 20-valente rappresenta non solo un aggiornamento tecnico, ma anche un’opportunità concreta per rafforzare l’efficacia delle politiche vaccinali regionali. Se accolto nel calendario del Lazio – e successivamente anche in altre Regioni – potrebbe segnare un passo importante verso una prevenzione più moderna, equa ed efficace.